Virus respiratori tra i bambini

Virus respiratori tra i bambini: cosa fare

Virus respiratorio sinciziale, sindromi influenzali e parainfluenzali sono le malattie che più colpiscono i bambini nel periodo invernale, e i dati registrano un leggero incremento rispetto agli anni precedenti, Nella maggior parte dei casi la sintomatologia è per fortuna lieve (raffreddore e tosse). In altri casi, invece, i virus respiratori possono condurre a bronchiti e bronchioliti, con conseguente insufficienza respiratoria. Purtroppo vi è poca informazione su queste infezioni ed è importante che i neo genitori siano informati per individuare la gravità della situazione e condurre a visita specialistica il proprio figlio .

Le infezioni virali dell’apparato respiratorio colpiscono:

  • Le vie respiratorie superiori: i sintomi coinvolgono principalmente il naso e la gola. Le infezioni virali del tratto respiratorio superiore possono verificarsi a qualunque età e comprendono il raffreddore comune e l’ influenza.
  • Le vie respiratorie inferiori: i sintomi interessano la trachea, e i polmoni. Le infezioni virali del tratto respiratorio inferiore sono più comuni tra i bambini e includono bronchiti e polmoniti.

Quali sono le cause delle infezioni virali dell’apparato respiratorio nei bambini?

Molti virus pur diversi fra loro, infettano l’apparato respiratorio. Nei bambini, in modo particolare i patogeni coinvolti sono: i rinovirus, i virus influenzali (durante le epidemie invernali annuali), i virus parainfluenzali, i virus respiratori sinciziali (VRS), gli enterovirus, i coronavirus e taluni ceppi di adenovirus.

Quali sono i sintomi?

Quando i virus attaccano le cellule dell’apparato respiratorio causano infiammazione e produzione di muco, con conseguente congestione nasale, rinorrea, gola irritata e tosse, che possono durare fino a 14 giorni. Alcuni bambini continuano a tossire per settimane dopo essere guariti dall’infezione delle vie respiratorie superiori, e la febbre è comune nei bambini piccoli. Nei bambini può raggiungere i 39-40 °C ed essere accompagnata da inappetenza, sonnolenza e malessere generale. L’influenza porta spesso a cefalea e dolori muscolari. I neonati e i bambini piccoli, che non sono in grado di comunicare i propri sintomi, appaiono soltanto irritabili o al contrario soporosi.

Quali le possibili complicanze?

L’infiammazione e il muco possono restringere anche in modo significativo le piccole vie aeree dei bambini rendendo difficile la respirazione. I bambini tendono a respirare in modo più veloce e possono produrre rumori striduli quando espirano. Se le vie aeree sono gravemente ostruite, il bambino presenta difficoltà respiratoria (dispnea) e la pelle assume una colorazione pallida o bluastra (cianosi). Questi problemi sono più comuni con le infezioni causate dai virus respiratori sinciziali (VRS). Talora le infezioni catarrali possono coesistere (bronchiolite e polmonite oppure polmonite e otite ) .

Che cos’è il virus respiratorio sinciziale?

Il virus respiratorio sinciziale (RSV) è la principale causa di bronchiolite e di polmonite nei bambini di età inferiore a due anni. Si tratta di un virus a RNA, appartenente alla famiglia Paramyxoviridae, la stessa dei virus parainfluenzali, del virus della parotite e del morbillo. La trasmissione può avvenire per via aerea o per contatto diretto con il materiale infetto e le secrezioni nasali che contengono il patogeno. Negli adulti e nei bambini più grandi, l’infezione dell’apparato respiratorio determina, di solito, una malattia meno grave. Tuttavia, durante la prima infanzia, l’esposizione all’agente virale determina spesso una polmonite e può coinvolgere le più piccole diramazioni bronchiali (bronchiolite). Il virus respiratorio sinciziale ha la caratteristica di diffondersi in epidemie annuali, che, di norma, si verificano ogni inverno.

Come posso proteggere il mio bambino dai virus respiratori?

Molto spesso, queste infezioni si diffondono quando il bambino porta le mani al naso, alla bocca o agli occhi. Per vari motivi, le secrezioni nasali o respiratorie dei bambini che hanno contratto infezioni virali dell’apparato respiratorio contengono più virus di quelle degli adulti infetti. Questa concentrazione elevata di virus, associata alla minore attenzione all’igiene, rende i bambini più predisposti a diffondere l’infezione agli altri. La misura preventiva migliore consiste nell’osservare una buona pratica igienica (detergi le mani con acqua e sapone o con un gel alcolico, astieniti dal baciare il bambino ed evita di toccargli la faccia e le mani, lava e/o disinfetta le superfici e gli oggetti (giocattoli) che vanno in contatto con il bambino, ecc). L’influenza è una di quelle forme diffusive che possiamo prevenire con il vaccino anti-influenzale che diventa particolarmente importante per bambini e adulti che soffrono di malattie croniche e/o debilitanti. (malattia cardiaca o polmonare, diabete, insufficienza renale e anemia falciforme, Hiv, o in trattamento con chemioterapia.

Quando chiamare il pediatra?

  • Difficoltà respiratoria: respirazione veloce, tosse insistente, movimento delle ali nasali, comparsa di fossetta al giugulo e rientramenti a livello sternale, respiro rumoroso e/o respirazione con sibilo udibile avvicinando l’orecchio alla bocca del bambino. Un segno di allarme è la comparsa di un colore violaceo delle labbra e/o del viso.
  • Riduzione dell’alimentazione (assunzione di latte meno del 50% rispetto al solito): è il primo segno che indica che il bambino sta peggiorando . Nei lattanti la riduzione dell’alimentazione può rapidamente portare a disidratazione (labbra secche, poca pipì, pianto senza lacrime).
  • Lunghe pause respiratorie (apnea): possono essere una complicanza dell’infezione anche senza un quadro evidente di bronchiolite. I lattanti al di sotto dei 3 mesi sono più a rischio e possono peggiorare rapidamente. La scarsa reattività o la sonnolenza sono segni di allarme.

Quali raccomandazioni per i genitori?

Ricordiamoci sempre che non è pericoloso solo il coronavirus, ma tutti i virus possono diventare altamente diffusivi e contagiosi e possono diventare la causa di piccole epidemie nel contesto di scuola o di famiglia. Non dimentichiamo gli insegnamenti della pandemia relativi all’igiene delle mani e alla protezione con mascherina quando noi adulti o i bambini stessi presentano i segni di influenza. Ricordiamo altresì che è doveroso proteggere i bambini dalla influenza stagionale e che pertanto i bambini vanno vaccinati all’inizio della stagione autunnale al fine di contrastare la diffusione del virus e per tutelare i bambini durante la stagione invernale