Quando fare i test allergologici nei bambini

Quando fare i test allergologici nei bambini?

Le prove allergiche (intese come test cutanei) per i bambini in cui si sospetta un’allergia, rappresentano quasi una tappa obbligata durante l’età pediatrica, in quanto le allergie sono sempre più diffuse tra i più piccoli e secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ne soffre circa il 30% dei bambini. È importante, quindi, seguire un percorso diagnostico mirato per ogni diversa manifestazione clinica con l’obiettivo di individuare, o escludere, cause allergiche.

Come accorgersi se un bambino è allergico?

I sintomi di un’allergia possono comparire a qualsiasi età, dai primi giorni di vita (se pensiamo all’allergia alle proteine del latte vaccino) fino anche all’età più avanzate. La stragrande maggioranza dei bambini che sviluppano un’allergia respiratoria ha tra i 4-6 anni.
La sintomatologia più frequente è a carico della pelle (dermatite, eczema) ma anche delle vie respiratorie (rinite, tosse, asma ) cosi come la congiuntivite : sintomi questi facilmente riconoscibili, tenendo anche conto che spesso uno o entrambi i genitori soffrono o hanno sofferto dello stesso problema e quindi sono in grado di riconoscerli più facilmente. Ci sono altri segni o sintomi che spesso non vengono ricollegati alla possibilità di una forma allergica che li scatena come:

  • sonno interrotto: potrebbe essere il prurito o dolori addominali in bambini che ancora non hanno la possibilità di riferirlo ai genitori;
  • russamento notturno,
  • stanchezza al mattino;
  • infezioni ricorrenti delle alte vie aeree.

Quando consultare uno specialista allergologo?

Poiché spesso i sintomi sono di varia natura (fastidio agli occhi, prurito, naso chiuso, arrossamento della pelle, ma anche eruzioni cutanee, sintomi di asma, epistassi e cefalee) e l’allergia può quindi interessare diversi distretti dell’organismo è molto importante che vengano prese in considerazione tutte le possibili diagnosi differenziali in modo da giungere precocemente a un’eventuale diagnosi di malattia allergica.

Come si svolge la visita allergologica con i bambini?

La visita allergologica pediatrica si svolge come qualsiasi altra visita con bambini, accogliendoli con serenità e cercando di metterli a proprio agio. Nella stessa sede, con i genitori si raccogliere un’anamnesi dettagliata informandosi se c’è familiarità per malattie allergiche (alimentari o respiratorie, da contatto, da farmaco).
Dopo questo momento in cui si familiarizza con il bambino si passa ad un esame obiettivo del piccolo paziente .Il passo successivo consiste nella conferma della condizione allergica e nella ricerca dell’allergene che scatena la crisi scegliendo il test più indicato (prick test, prick by prick) .Se l’età del bambino lo consente, nel caso di allergia respiratoria, a completamento si esegue una spirometria per valutare i volumi polmonari ed eventuali sindromi ostruttive o restrittive). Non ci si deve limitare alla formulazione di una diagnosi, ma fornire ai genitori tutti gli strumenti necessari a comprendere, prevenire e curare le patologie dei loro figli.

Quali sono i test per le allergie?

Spesso nei bambini è difficile riconoscere le allergie, perché i sintomi iniziali possono sembrare quelli di una semplice influenza o di un raffreddore. Si ricorre, dunque, ad alcuni test per verificare la sensibilizzazione a sostanze potenzialmente allergeniche, sia sulla cute (prick test), sia nel sangue (Immunoglobuline E o IgE). Il prick test viene eseguito sulla pelle: in pratica viene fatta una piccola puntura sulla pelle per instillare una goccia di allergene sottocute. Dopo circa un quarto d’ora la presenza di un pomfo indica la sensibilizzazione verso l’allergene. Per completare la diagnosi in genere si può fare anche un esame del sangue per la ricerca degli anticorpi IgE specifici implicati in questo tipo di allergia. In casi selezionati, quando la persona è sensibile a più allergeni, possono essere utili test molecolari di secondo livello.

Come preparare i bambini al prick test?

Per il test non è necessario il digiuno; è invece importante che il bambino non stia seguendo una cura con farmaci antistaminici, o cortisonici che devono essere sospesi circa una settimana prima. In ogni caso, è meglio chiedere indicazioni al pediatra o allergologo. Se il bambino è in grado di capire, spiegategli che andrà un uno studio medico o in ospedale a fare un esame consistente nel praticare qualche pizzichino sul braccio: evitate di ingannarlo, portandolo a fare l’esame senza spiegargli il motivo. Portate con voi un libro o qualcosa che interessa vostro figlio, in quanto occorre attendere circa 15-20 minuti dall’esecuzione delle prove alla valutazione del test.

Da che età si possono fare i test allergologici?

Le prove allergiche possono essere effettuate su bambini di tutte le età (basti pensare che al neonato a cui si fanno i prick by prick per il latte vaccino) Tuttavia, l’età più comune per iniziare a testare le allergie nei bambini è intorno ai 3-5 anni, quando il sistema immunitario è maggiormente in grado di reagire in modo più chiaro agli allergeni.