Gastroenterite, come prevenire l’influenza intestinale nei bambini

Gastroenterite, come prevenire l’influenza intestinale nei bambini

Crampi, vomito, nausea e diarrea: moltissimi bambini in questi primi mesi dell’anno stanno facendo i conti con la gastroenterite, un’infezione che colpisce stomaco e intestino. È un evento molto frequente e spesso si presenta sotto forma di piccole epidemie che coinvolgono soprattutto i più piccoli, ad esempio quelli che frequentano l’asilo. La malattia di solito si risolve in pochi giorni senza particolari problemi, ma a volte, a causa delle perdite di liquidi dovute al vomito e alla diarrea, può determinare dei quadri di disidratazione che richiedono il ricovero in ospedale.

Che cos’è la gastroenterite?

La gastroenterite è un’infezione che colpisce lo stomaco e l’intestino ed è di solito causata da virus, come ad esempio il rotavirus o i norovirus, che danneggiano la mucosa intestinale. Ciò causa la perdita di una maggiore quantità di acqua e sostanze nutritive assieme alle feci, che diventano per questo motivo più liquide. Accanto alla diarrea, i bambini con gastroenterite possono presentare anche il vomito, che è un riflesso innescato dallo stato infiammatorio-infettivo che interessa l’intestino.

Come capire se il bambino ha la gastroenterite?

I sintomi principali della gastroenterite nei bambini sono il vomito, la diarrea e il mal di pancia, che di solito è più forte in coincidenza con le scariche di diarrea. Questi sintomi possono essere presenti contemporaneamente oppure comparire uno dopo l’altro. Altri sintomi della gastroenterite sono la mancanza di appetito, la nausea e la febbre. Quando gli episodi di vomito e diarrea sono numerosi c’è il rischio che il bambino vada incontro alla disidratazione, che si verifica quando viene persa una parte importante dell’acqua e dei sali minerali normalmente presenti nel nostro organismo. La disidratazione si verifica più spesso nei bimbi molto piccoli, cioè di età inferiore ai 3 anni. In questi casi il bambino è pallido, abbattuto, sonnolento, senza forze, fa pochissima pipì e può perdere peso. Altri segni della disidratazione sono il pianto senza lacrime, la pelle asciutta e poco elastica.

Quali sono le cause?

Le gastroenteriti possono essere causate da:

  • virus come i Rotavirus, i Norovirus e gli Adenovirus;
  • batteri come Salmonella, Campylobacter jejuni, Escherichia coli e Vibrio cholerae;
  • parassiti come la Giardia lamblia e l’Entamoeba histolytica.

Come avviene il contagio?

La trasmissione dell’infezione può avvenire per contatto diretto, con l’ingestione di alimenti e acqua contaminati, o per contatto indiretto, portando alla bocca le mani contaminate con i germi. Il contagio è facilissimo anche tramite contatto con superfici e oggetti contaminati o attraverso l’uso di utensili o stoviglie non puliti. Il virus è piuttosto resistente nell’ambiente e può trovarsi su molte superfici.

Cosa fare?

Nella maggior parte dei casi la gastroenterite va via da sola e non sono necessari dei farmaci specifici per curarla. L’obiettivo della terapia non è infatti quello di bloccare il vomito o fermare la diarrea, ma evitare che il bambino si disidrati. Tutto quello che i genitori devono fare è fornire una soluzione reidratante orale e somministrare terapia antifebbrile in caso di febbre. Anche le gastroenteriti batteriche non richiedono quasi mai terapia antibiotica, che va prescritta solo in casi selezionati e dopo isolamento del batterio. Le infezioni da parassiti devono, invece, essere trattate con terapia farmacologica specifica.

Cosa far mangiare al bambino con gastroenterite?

È assolutamente sconsigliato effettuare diete particolari, prolungare il digiuno o forzare il piccolo ad assumere alimenti controvoglia. Nessun ruolo hanno, nella cura della gastroenterite, le cosiddette “diete in bianco” che possono anzi peggiorare l’inappetenza del bambino e rallentare la guarigione. Il bambino con la gastroenterite può seguire un’alimentazione normale e assumere qualunque alimento a lui gradito; se è allattato al seno deve poter poppare tutte le volte che lo richiede.

Quando andare in ospedale?

Le forme di disidratazione lieve possono essere gestite in casa, proponendo con pazienza al bambino piccole quantità di soluzione reidratante orale a intervalli frequenti, iniziando con un cucchiaino alla volta. La riduzione della quantità di urine emesse (pannolino asciutto o quasi asciutto), le labbra e la lingua asciutte, suggeriscono una disidratazione più importante e vanno sempre valutate dal medico che può riconoscere la necessità del ricovero ospedaliero per procedere a una rapida reidratazione per via endovenosa.

Come si previene?

La prevenzione della gastroenterite si basa prevalentemente su misure igieniche. È essenziale anzitutto evitare la diffusione dei germi in caso di gastroenterite infettiva:

  • evitare di mandare il bambino a scuola durante la malattia e per le 48 ore successive alla scomparsa dei sintomi;
  • disinfettare tutte le superfici che possono essere state contaminate, ad esempio pulire e disinfettare il coperchio e la seduta del water dopo un episodio di vomito o scarica di diarrea;
  • lavarsi le mani con acqua e sapone ancor più spesso del solito, soprattutto dopo aver usato il bagno e prima di toccare il cibo;
  • lavare separatamente e con acqua calda i capi di abbigliamento e le lenzuola che possano essere stati contaminati.