Vomito bambini

Vomito nei bambini: cause, rimedi e quando preoccuparsi

Comunemente accompagnato a una spiacevole sensazione di nausea, il vomito destabilizza il bambino e spesso mette in allarme mamma e papà. Il vomito è un’emissione rapida dalla bocca del contenuto dello stomaco, per contrazione involontaria del diaframma e dei muscoli addominali.

È spesso dovuto ad un’infezione intestinale (gastroenterite), di origine virale o batterica, altre volte è dovuto ad alcuni alimenti (indigestione, intolleranza, anafilassi). Può anche presentarsi durante normali episodi febbrili (acetone) e di solito si autolimita entro 24 ore.

Il vomito nei bambini è molto frequente e può dipendere da numerose condizioni che variano anche con l’età. Nella maggior parte dei casi, è espressione di un’infezione virale dello stomaco o dell’intestino, ma può dipendere anche da numerose altre malattie e talvolta può rappresentare un primo segnale di allarme. Risulta fondamentale, quindi, riferire al pediatra le caratteristiche del vomito per poter, il più rapidamente possibile, formulare una diagnosi corretta. Ma potrebbe trattarsi anche di una semplice indigestione.

L’indigestione dipende da quantità e qualità del cibo mangiato. I bambini hanno un minore autocontrollo rispetto agli adulti, spesso faticano a riconoscere il senso di sazietà e non riescono a moderarsi. Oppure il bambino assume troppi cibi grassi, fritti, o alimenti ai quali non è abituato, soprattutto in un’occasione speciale come una festa di compleanno.

Ma può dipendere anche da altri fattori:

  • Malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI);
  • Allergie e intolleranze alimentari (specialmente alle proteine del latte);
  • Reflusso gastroesofageo;
  • Cinetosi (mal d’auto);
  • Cause psicologiche (stress emotivo, paura, richiesta di attenzioni): questa evenienza è piuttosto frequente durante l’infanzia e compare ad esempio la mattina prima di andare a scuola per scomparire poi nei periodi di vacanza.

I disturbi possono essere fastidiosi, ma tendono a scomparire nel giro di pochi giorni. Tuttavia, se dura nel tempo, il vomito nei bambini può causare anche uno stato di disidratazione che va subito trattato, con l’aiuto del pediatra.

Come gestire il vomito nei bambini?

Se il bimbo ha il vomito, ma non mostra segni particolari di sofferenza, gioca e ha appetito, potrebbe mangiare cibi leggeri e bere con regolarità. Negli altri casi basta modificare la dieta: non cibi solidi, ma somministrare un poco alla volta (un cucchiaino ogni 5 minuti) liquidi leggermente zuccherati (acqua, camomilla, the) per 6-8 ore dall’ultimo episodio di vomito. Attenti però a non dare questi liquidi a grandi sorsi, perché possono stimolare ancora di più il vomito. Per i bambini allattati al seno la scelta migliore di norma è il latte materno, invece i neonati allattati con latte artificiale di solito dovranno assumere semplicemente dell’acqua. Quando il vomito è concluso si possono dare al bambino cibi leggeri (cracker, pane e miele, riso, pollo lesso, patate bollite; ai bambini più piccoli succo di mela o una banana schiacciata o crema di riso cotta; al lattante riprendete regolarmente le poppate).

Quando chiamare il pediatra?

  • Il bambino ha meno di 3 mesi;
  • Si associa febbre elevata o forte mal di testa;
  • Il bambino non ha urinato nelle ultime 8 ore;
  • Compare sangue nel materiale vomitato e il bambino non è raffreddato;
  • Ha mal di pancia da più di 4-6 ore;
  • Ha difficoltà a camminare o è confuso;
  • Sospettate un’intossicazione alimentare.

Se invece sospettate un avvelenamento per ingestione di detersivi o altri prodotti per la pulizia della casa occorre chiamare il 112 o direttamente il Centro antiveleni .