Bambini al sole

Come (e perché) proteggere la pelle dei bambini dal sole

L’estate è iniziata e la voglia di vacanza – soprattutto in tempo di pandemia – si fa dirompente in particolar modo per i bambini. Qualsiasi sia la vostra meta, mare, lago o montagna è importante fare molta attenzione alle regole anti-Covid e a rispettare la pelle dei più piccoli. Sappiamo benissimo che la pelle di un bambino è molto delicata e sensibile e per evitare scottature e fastidiose irritazioni non dobbiamo esporli al sole durante le ore più calde della giornata. E non dimenticate mai di proteggere la pelle con la giusta crema solare.

La pelle è la principale difesa del nostro corpo. Va preservata e curata ad ogni età e, nel caso dei bambini, è necessario farlo con maggiore attenzione.

Se fatta gradualmente e con la giusta protezione l’esposizione al sole porta anche enormi benefici per i bambini. Stare all’aria aperta o sdraiati al sole genera una sensazione di benessere, stimola le difese immunitarie e favorisce la produzione di vitamina D, fondamentale per lo sviluppo e il metabolismo delle ossa e dei denti. Inoltre, più recenti evidenze dimostrano anche importanti effetti positivi sull’efficienza del sistema immunitario.

È sempre necessario proteggere sempre dal sole la pelle dei più piccoli, prediligendo filtri molto alti.

I bambini, soprattutto i più piccoli, sono particolarmente esposti agli effetti nocivi dei raggi UV, perché lo strato superficiale della pelle è più sottile, la produzione di melanina è minore e la pelle si disidrata più rapidamente: ciò favorisce le scottature e la penetrazione in profondità della radiazione UV, e quindi gli effetti mutageni (causa cioè di mutazioni precancerose del DNA) sulle cellule degli strati più profondi dell’epidermide. L’effetto nocivo del sole si esplica anche sugli occhi e sulla delicata pelle delle palpebre (che devono quindi essere protetti con particolare attenzione dalle radiazioni solari).

La pelle dei bambini dal sole

Per proteggere con efficacia i bambini dagli effetti nocivi del sole è sufficiente seguire alcune semplici regole.

  • Evitare l’esposizione diretta al sole del bambino fino a sei mesi. I loro sistemi di difesa, infatti, sono ancora incompleti. Questo non significa rinunciare alla spiaggia, ma andarci con alcune cautele.
  • Evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore dalle 10 alle 16 o talora fino alle 18, dipende dalla latitudine, ricordando che alle 17 (ora legale) i raggi solari sono ancora quelli caldi delle 16.
  • Preferire per quanto possibile l’ombra al sole pieno, e comunque zone e ambienti dove sia possibile ripararsi all’ombra. Utilizzate un ombrellone ampio o una tenda con protezione anti UV per far riposare il bambino all’aria aperta.
  • Un altro suggerimento importante è quello di andare al mare con gradualità: allungando la permanenza giorno per giorno.
  • Fate indossare al bambino un cappello a falda larga che protegga anche la parte posteriore del collo e le orecchie.
  • Applicate creme protettive con filtri solari UVB a protezione molto alta (SPF 50+), che proteggano anche contro i raggi UVA, con filtro esclusivamente fisico se il bambino ha una pelle atopica o ipersensibile o ha meno di 12 mesi, studiate specificamente per i bambini, resistenti all’acqua. Chiedete consiglio al vostro pediatra per individuare quella più adatta al vostro bambino. Applicatele almeno ½ ora prima dell’esposizione al sole, su tutto il corpo, con attenzione particolare a spalle, collo e orecchie. Riapplicatele più volte nel corso della giornata (almeno ogni due ore, soprattutto dopo il bagno). Utilizzate anche uno stick per le labbra con fattore protettivo solare.
  • Fate indossare occhiali con filtro UVB e UVA, possibilmente in neoprene o comunque materiale infrangibile, e abbastanza grandi da proteggere l’occhio dai raggi solari che penetrano dai bordi e anche il più possibile la pelle intorno all’occhio, soprattutto le palpebre. Metteteglieli quando esce, e non prima mentre è a casa, per evitare che subito se li tolga perché infastidito dalla scarsa luminosità.
  • Abbiamo parlato di spiaggia, ma è importante proteggere sempre dal sole la pelle dei bambini, anche in montagna, in campagna o durante una semplice gita in famiglia. E non sottovalutare l’azione della radiazione riflessa, perché i raggi solari che si specchiano su acqua, neve, ghiaccio e sulla sabbia, provocano un effetto dannoso ancora maggiore.

Trascorrete le vostre vacanze spensierate e rilassanti, ma con un occhio di riguardo alla protezione per evitare future patologie.